Biorgrafia artistica di Vincenzo Eulisse
Le opere pittoriche di quel periodo sono connotate da uno spiccato realismo: descrivono la realtà umile del mondo contadino, operaio, dei pescatori.
Lasciata l’Italia, Eulisse si stabilisce per un lungo periodo di tempo nella Germania dell’Est, dove si dedica allo studio del disegno e alla scultura, e da dove tornerà con un bagaglio poetico che accentua la tendenza espressionistica delle sue creazioni.
Negli anni Sessanta a Venezia nasce la Galleria Internazionale, dove Eulisse entra in contatto con Enzo Di Martino, generando un sodalizio artistico destinato a durare fino ai giorni nostri.
L’intraprendenza e il dinamismo che lo caratterizzano sono i presupposti per un’arte socialmente impegnata di cui diviene esponente a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, quando insieme a nomi di spicco come Basaglia, Chinello, Federici, Gianquinto, Nono, Perusini, Pizzinato, Vedova, è animatore del dibattito culturale veneziano di quel movimentato decennio, mentre su un altro fronte prende corpo la collaborazione con i milanesi del Ponte Brera-Venezia: Marzulli, Merisi, Forgioli, Petrus, Valieri e Ruggero Savinio.
Innumerevoli le esposizioni e i riconoscimenti di Eulisse nell’ultimo ventennio in Italia e all’estero. Fino al 2003 è stato docente all’Accademia di Belle Arti di Urbino, da allora vive e lavora a Venezia.
