Oggi finisce la produzione del documentario Tobia Scarpa.L’anima segreta delle cose. Lo schermo è nero dopo che anche l’ultima riga dei titoli di coda è uscita in dissolvenza. Allora, quale miglior momento se non ora, per scrivervi di questa impresa che Studio Liz ha realizzato?
Nel lontano 2010 quando non eravamo ancora trentenni, Teresita Scalco, che aveva conosciuto Studio Liz apprezzando il nostro primo documentario Chi Crea Venezia, ci disse che tanto le sarebbe piaciuto se insieme a lei avessimo provato a realizzare un documentario su Tobia Scarpa. Non sapevamo nulla di architettura e di design ma la sua proposta ci era sembrata stimolante e così siamo partiti.
In quel periodo stavamo chiudendo la produzione di Len, pensieri e storie di tre artisti gardenesi così, timorosi anche di farci trovare impreparati, abbiamo lasciato che il documentario su Tobia maturasse in termini di contenuto, di scelta registica, di storia. Nel tempo venivano presi i primi contatti, venivano fatte le prime proposte. Abbiamo iscritto il progetto al bando per l’identità veneta della Regione, ritenendo che un ritratto documentario ad un uomo come Tobia, che ha fatto del design italiano un’eccellenza, avrebbe meritato il sostegno dei finanziamenti destinati al bando. Ci sbagliavamo.
Accusato il colpo, siamo andati avanti cercando di capire se forse alcune delle aziende che tanto devono al suo talento professionale potevano con poco intervenire per sostenere la nostra iniziativa. Eppure la scorsa estate dopo le prime risposte entusiastiche, una dopo l’altra ognuna di queste aziende si è defilata nascondendosi dietro un dito, lamentando la crisi anche di fronte alle nostre contenute richieste di sostegno. A questo punto con un piglio di orgoglio ma con qualche angoscia su come avremo fatto a pagare tutti i collaboratori e le spese vive abbiamo proseguito la produzione.
Nel frattempo le nostre frequentazioni con Tobia prendevano sempre maggior confidenza tramutandosi in una conoscenza di sincero affetto e simpatia. Allora ci siamo inventati il crowdfounding made in Studio Liz, ci siamo giocati la faccia e senza un budget di comunicazione ma carichi di speranze verso la rete abbiamo creato producinuovevisioni.
Forse, ci dicevamo saranno gli appassionati di design che con pochi euro ma massivamente ci verranno in aiuto. Abbiamo ricevuto 4 donazioni. Bene, qualcuno almeno c’è! Ma come faremo ad andare avanti?
https://www.youtube.com/watch?v=4De2dMPoWFQ